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La Corte Costituzionale italiana ha sempre svolto un ruolo determinante nel processo d’integrazione europea. A pochi mesi dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che ridisegna profondamente l’architettura e il sistema di protezione dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, quali sollecitazioni si pongono al giudice costituzionale? E quali sviluppi sono già  rilevabili nella sua giurisprudenza, con riguardo ai rapporti tra l’ordinamento italiano, con il suo sistema di autonomie, e il Diritto dell’Unione Europea?
La giornata di studio intende contribuire al dibattito in corso, sotto due prospettive distinte. Innanzitutto, si procederà  all’esame delle garanzie e degli strumenti (anche processuali) che nel nostro ordinamento costituzionale assicurano l’effettività  delle norme dell’Unione Europea. Successivamente, la “tenuta” e la coerenza dei presupposti teorici assunti dalla Corte Costituzionale saranno verificate alla luce della prospettiva giurisprudenziale. Il giudizio di costituzionalità  fornisce, a tal riguardo, un osservatorio privilegiato per l’esame dei complessi problemi posti dalla coesistenza e dall’integrazione degli ordinamenti in Europa e un laboratorio di soluzioni che il cittadino, lo studioso e l’operatore non debbono ignorare.