Nel nostro Paese un adulto su tre ha giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno e sono un milione e mezzo i giocatori problematici, tra questi 70mila sono i minorenni.
Sono alcuni dei dati forniti, nei giorni scorsi, dalla prima indagine epidemiologica sul gioco d’azzardo realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità (accordo scientifico con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). In merito all’efficacia delle azioni di prevenzione e degli interventi di assistenza tra gli strumenti prioritari indicati da ISS vi sono: attuare strategie e campagne informative per prevenire comportamenti a rischio.
Questa è anche la strategia adottata dal Regione Friuli Venezia Giulia di cui si parla, anche con dati regionali, in occasione del convegno “Il Gioco d’azzardo lecito: le risposte del territorio del Friuli Venezia Giulia”.
Gli argomenti vanno dalla situazione in Friuli Venezia Giulia alle azioni intraprese dalla Regione per contrastare il fenomeno, nonché le prossime azioni regionali e le misure di sicurezza attivate sul territorio.
E dato spazio ai rappresentanti dei territori regionali, come esempio di buone pratiche, relativamente ad interventi, progetti e iniziative per contrastare la problematica del disturbo da gioco d’azzardo.
Il progetto della Regione Friuli Venezia Giulia, coordinato da Area Welfare di comunità AAS 2 Bassa friulana - Isontina avviato nei primi mesi del 2018 e realizzato in collaborazione con Federsanità ANCI FVG, è stato presentato ad amministratori locali, operatori e associazioni con tre incontri pubblici, a marzo, a Trieste, Udine e Pordenone (in attuazione della LR 1/2014 e del relativo Piano).
La Direzione centrale Salute, tramite uno specifico bando, ha sostenuto progetti dei Comuni per promuovere “buone pratiche” di prevenzione, alcuni di questi saranno presentati a Udine nel coso del convegno di Udine.