Ufficio di gabinetto
XXII INCONTRO
“Il Diritto Amministrativo che cambia. Per fare il punto su...”
Lo stare decisis nel processo amministrativo: tra dottrina e giurisprudenza (in margine al manuale di Marcello Clarich)
Trieste, 10 Ottobre 2014
Chiave di lettura è l’art. 99 cpa, ove si introduce
nel diritto positivo il vincolo del precedente
ed una funzione dell’Adunanza plenaria di
unico vero luogo decisionale. È ben vero che
in tempi assai stretti il mosaico dell’intera
esperienza giuridica sarà coperto con tessere di
sovrabbondanti pronunce germinate nella Sala
di Pompeo, sicché si tornerà a quella pluralità
di orientamenti giurisprudenziali che sono
caratteristica di ogni ricerca anche epidermica
nei più remoti istituti giuridici (si è già cominciato
con i ripensamenti sull’incidentale paralizzante),
ma non è men vero che il ruolo accentratore
costituisce occasione perché si facciano
sentenze “di principio” ed è il momento in cui –
forse- la dottrina dovrebbe riprendere quel ruolo
di elaborazione scientifica che ha propiziato
la felice esperienza dell’evoluzione del diritto
amministrativo negli arresti giurisprudenziali
degli anni ‘Ottanta. Sarebbe forse anche
l’occasione per invertire l’avvizzimento dottrinale
per asfissia che affligge la dottrina: tutti
scrivono su tutto, non c’è un filtro redazionale,
in una malintesa “democrazia delle lettere”.
Ma è anche l’occasione per ribadire che se le
sentenze le fanno i giudici, i libri – i libri di testo,
i libri scientifici, i manuali – li fanno i professori,
cui compete il filtro sulle diverse posizioni, in
delicato equilibrio fra rappresentazione delle
realtà , dando contezza della varietà di pensiero,
ma recidendo chirurgicamente “il troppo ed il
vano”.
Marcello M. Fracanzani
nel diritto positivo il vincolo del precedente
ed una funzione dell’Adunanza plenaria di
unico vero luogo decisionale. È ben vero che
in tempi assai stretti il mosaico dell’intera
esperienza giuridica sarà coperto con tessere di
sovrabbondanti pronunce germinate nella Sala
di Pompeo, sicché si tornerà a quella pluralità
di orientamenti giurisprudenziali che sono
caratteristica di ogni ricerca anche epidermica
nei più remoti istituti giuridici (si è già cominciato
con i ripensamenti sull’incidentale paralizzante),
ma non è men vero che il ruolo accentratore
costituisce occasione perché si facciano
sentenze “di principio” ed è il momento in cui –
forse- la dottrina dovrebbe riprendere quel ruolo
di elaborazione scientifica che ha propiziato
la felice esperienza dell’evoluzione del diritto
amministrativo negli arresti giurisprudenziali
degli anni ‘Ottanta. Sarebbe forse anche
l’occasione per invertire l’avvizzimento dottrinale
per asfissia che affligge la dottrina: tutti
scrivono su tutto, non c’è un filtro redazionale,
in una malintesa “democrazia delle lettere”.
Ma è anche l’occasione per ribadire che se le
sentenze le fanno i giudici, i libri – i libri di testo,
i libri scientifici, i manuali – li fanno i professori,
cui compete il filtro sulle diverse posizioni, in
delicato equilibrio fra rappresentazione delle
realtà , dando contezza della varietà di pensiero,
ma recidendo chirurgicamente “il troppo ed il
vano”.
Marcello M. Fracanzani
contatti
Le iscrizioni sono on line presso il sito dell'Associazione Avvocati Amministrativisti del Friuli Venezia Giulia: http://www.amministrativisti.fvg.it