Piazza Unità d'Italia a Trieste dedicherà sabato prossimo (16 aprile) l'intera giornata al ricordo dei caduti, di entrambe le parti in conflitto, della Grande Guerra.
Dal mattino, infatti, dopo la cerimonia dell'alzabandiera (alle ore 10.00), e sino a poco prima del tramonto (alle ore 18.00) con l'ammainare del Tricolore e del vessillo con i colori della città, verrà data voce ai nomi dei tanti giovani caduti sui fronti del primo conflitto mondiale in Friuli Venezia Giulia con la lettura dell'Albo d'Oro, l'iniziativa sostenuta dalla Regione proprio per commemorare negli anni dal 2014 al 2018, a cent'anni di distanza, coloro si sacrificarono per la Patria in quell'immane tragedia.
Dal mattino sino a sera, ininterrottamente, con il coinvolgimento degli appartenenti alle tante Associazioni d'Arma operati sul territorio regionale, verrà dunque data lettura dei nomi dei caduti e saranno consegnate ai familiari dei soldati immolatisi sui fronti di guerra in regione le medaglie coniate e patrocinate d'intesa tra il ministero della Difesa e la Regione Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione del Military Historical Center di Udine.
Per la prima volta saranno anche consegnate le stesse medaglie, con la scritta in lingua tedesca, ai parenti dei caduti di queste terre che combatterono con la divisa dell'impero austroungarico.
Complessivamente nel corso della giornata saranno letti oltre settecento nomi di caduti e verranno consegnate 32 medaglie, riportanti il nome del caduto in guerra.
Proseguendo nelle oltre 400 cerimonie di lettura dei nomi dei caduti che dal maggio del 2014 hanno costellato l'intero territorio del Friuli Venezia Giulia, "l'evento di Trieste - ha sottolineato la presidente della regione Debora Serracchiani - vuole ancora una volta rimarcare come il ricordo debba abbracciare tutti quei giovani caduti, indifferentemente quale giubba vestissero, che difendevano e si sono sacrificati per i loro ideali e per la loro terra".
"Non dobbiamo mai dimenticare, soprattutto per le nostre più giovani generazioni, che la Grande Guerra fu di fatto un grande massacro, che coinvolse, come in Friuli Venezia Giulia, militari e civili in quella che divenne la prima grande guerra di popolo: un massacro per milioni di giovani che oggi ci deve nuovamente servire di monito per affermare 'mai più trincee, mai più divisioni, mai più conflitti'".
Alla manifestazione di sabato, nel corso del mattino, parteciperanno alla lettura dei nomi dei caduti tra gli altri il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, il vicepresidente del Consiglio regionale Paride Cargnelutti, il prefetto di Trieste Annapaola Porzio, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini e Franco Stacul, presidente degli Amici della Croce nera austriaca/ Freunde des Oesterreichisches Schwarzes Kreuz (nata per ricordare i daduti di queste terre che, durante il primo conflitto mondiale, immolarono le proprie vite indossando la divisa austro-ungarica), accanto a consiglieri regionali, provinciali e comunali.
Nel pomeriggio, dalle 16.45, la presidente Serracchiani, il sindaco Cosolini, la presidente della Provincia Teresa Bassa Poropat e il prefetto Porzio, con alcune alte cariche militari della regione e di Trieste, consegneranno alle famiglie alcune delle medaglie nel ricordo dei loro cari e del centenario della guerra '15-18.