Il decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, emanato in attuazione della legge 11/2016 ed entrato in vigore il 19/04/2016, ha recepito le tre direttive europee 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE e riordinato l’intera materia dei contratti pubblici.
Il nuovo codice, che abroga il d.lgs. 163/2006 e il d.P.R. 207/2010 oltre ad una serie di altri atti normativi, nell’ottica della semplificazione ed accelerazione delle procedure, ha operato un riassetto organico del sistema dei contratti pubblici su tutti gli attori del settore: stazioni appaltanti, centrali di committenza, operatori economici, organismi di controllo e di indirizzo.
Una delle novità più rilevanti del Codice risiede nella riorganizzazione della committenza pubblica attraverso la centralizzazione e aggregazione della domanda oltre alla qualificazione delle stazioni appaltanti. L’obiettivo è dunque quello di avere stazioni appaltanti capaci di governare in modo efficace l’intero ciclo dei contratti per far fronte a criteri di affidamento innovativi e complessi che richiedono committenze sempre più competenti e specializzate. Tali livelli di efficienza si possono raggiungere attraverso modelli organizzativi adeguati, con un corpo di dipendenti costantemente aggiornato.
Accrescere quindi le competenze e conoscenze per governare i processi di gestione dei contratti nel rispetto delle nuove norme, rappresenta senz’altro il fondamento su cui attivare la qualificazione della committenza. Le Regioni e le Province autonome sono chiamate ad esercitare, in ambito territoriale, un ruolo di supporto alle stazioni appaltanti assegnato dal rinnovato assetto normativo. Ed è proprio con questi obiettivi che ITACA, organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con gli Osservatori regionali dei contratti pubblici, ha avviato un ciclo di incontri informativi di aggiornamento dedicati al personale delle Regioni, delle centrali di committenza e delle stazioni appaltanti.
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