Il 10 febbraio 1947 veniva firmato a Parigi il Trattato di Pace fra lo Stato italiano e le potenze alleate vincitrici della seconda guerra mondiale, che mise formalmente fine alle ostilità e i cui contenuti erano stati definiti a seguito dei lavori della Conferenza di pace, svoltasi sempre nella capitale francese, tra il 29 luglio e il 15 ottobre1946. Il contenuto del trattato di pace, tuttavia, oltre ad attribuire all’Italia -avendo partecipato al Patto tripartito con la Germania ed il Giappone- la responsabilità della guerra di aggressione con le potenze alleate e le altre Nazioni Unite, non si limitò soltanto a regolare le questioni pendenti a seguito degli avvenimenti bellici ma impose anche la cessione di territori sui quali la sovranità dell’Italia era stata riconosciuta già in epoca antecedente all’avvento del regime fascista. La data del 10 febbraio -Giorno del Ricordo - è una solennità civile italiana istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92. Essa vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Per celebrare il 70° anniversario del Trattato, l’Unione degli Istriani con la collaborazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del Segretariato Esecutivo del Central European Initiative – CEI organizza un ciclo di quattro conferenze tematiche di approfondimento storico e di analisi politica.
L’accesso in sala è consentito entro le ore 14.45 e comunque fino ad esaurimento dei posti disponibili.